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PROGETTI INNOVATIVI DI RIGENERAZIONE URBANA E PRESIDIO SOCIALE PER LA SICUREZZA INTEGRATA

(In collaborazione con Toscana Notizie - Agenzia di informazione della giunta regionale)

Cos'è?

Per intervenire sulla problematica della sicurezza urbana la Regione Toscana ha scelto di sostenere un approccio integrato che tenesse conto della complessità dei fattori che determinano l’insicurezza dei cittadini. In quest’ottica un importante ambito di azione è stato rappresentato negli anni scorsi dalla promozione dei progetti "pilota" in materia di sicurezza integrata: nella convinzione che il degrado e le illegalità non si combattono soltanto con la videosorveglianza (uno strumento sicuramente utile, ma che non può diventare l'unica risposta fornita alla richiesta di maggior sicurezza avanzata dai cittadini), la Regione Toscana ha promosso e finanziato direttamente progetti speciali, a contenuto sperimentale, attinenti non tanto il presidio e il controllo del territorio, ma la rigenerazione e la riqualificazione dei quartieri degradati, allo scopo di restituirli alla fruizione attiva da parte della cittadinanza, cercando così da un lato di ridurre il rischio di esposizione di specifiche aree cittadine ai fenomeni di degrado e criminalità, dall'altro di limitare  il senso crescente di insicurezza percepito dai cittadini. Dalla fine del 2016 ad oggi, sono stati finanziati dodici progetti "pilota" in materia di sicurezza integrata nelle città in cui si sono evidenziati particolari problemi di sicurezza, per un totale di 1.096.620,00 euro. L'insieme delle sperimentazioni territoriali messe in campo è raccolta in una serie di schede di sintesi delle buone pratiche e un'esempio di dettaglio è il progetto Pop House realizzato nel Comune di Prato

I risultati delle sperimentazioni sono stati presi a modello per un apposito Avviso Pubblico che ha permesso, sul finire del 2019, il finanziamento di 22 progetti di rigenerazione urbana, finanziati con un totale di oltre 700.000,00 euro. 

Come funziona?

I 22 progetti finanziati sono fortemente incentrati sulla prevenzione dei fenomeni che possono ingenerare senso di insicurezza dei cittadini e se non opportunamente affrontati, esporre intere aree urbane al rischio criminalità. Progetti che affrontano le problematiche giovanili, lo spopolamento dei centri storici, il degrado di determinate aree, la fruizione degli spazi pubblici, e che spesso vedono il coinvolgimento attivo di tutte quelle realtà territoriali – volontariato, cooperative sociali, società sportive, associazioni culturali – che storicamente costituiscono il tratto saliente della socialità toscana e che attraverso questi progetti diventano protagonisti dello sforzo comune per rendere la nostra Regione più sicura. 

Alcuni esempi tra i progetti finanziati, scelti qui al solo scopo di mostrare la varietà territoriale e di obiettivi perseguiti, includono:

Il progetto "Presidi Positivi" del Comune di Firenze è costituito da quattro diversi interventi di rigenerazione urbana e da un quinto intervento trasversale di comunicazione, in risposta a precisi bisogni emersi dalla mappatura del territorio, portata avanti dal comune. Gli interventi del progetto comprendono una serie di iniziative, ideate e articolate sulle caratteristiche dei singoli territori e loro specifiche problematiche, quali ad esempio l’animazione di luoghi poco frequentati, la cura condivisa di spazi inutilizzati, l’attivazione di mediatori e facilitatori che interagiscano virtuosamente con i cittadini e in genere con le realtà che a diverso titolo insistono su una data porzione di territorio, per contrastare, in particolare, situazioni di degrado derivanti dal fenomeno della cosiddetta movida.

A Follonica, il progetto "Da spazio a luogo: studio, creatività e presidio attivo", si concentra sull'Area Ex Ilva, che per le sue caratteristiche di fragilità urbana e sociale è al centro di un intervento integrato volto a promuovere una rinnovata socialità di quartiere attraverso reti di comunità ed iniziative di animazione; nuove funzioni di spazi e immobili inutilizzati e/o sottoutilizzati attraverso interventi anche temporanei di sperimentazione di nuovi usi e funzioni; il sostegno alla cultura come componente essenziale della prevenzione del degrado urbano.

"Open Stianti – sicurezza in piazza" è invece il progetto del Comune di San Casciano in Val di Pesa, che interviene sull'ex sede delle Officine Grafiche Stianti oggi riqualificate con abitazioni e con l'area parcheggio più vicina al centro storico, che risulta sistematicamente sottoutilizzato dagli abitanti, a causa del generale senso di insicurezza percepito. Per rafforzare il senso di sicurezza generale dei cittadini e dei giovani nella fruizione dell’intera area, il progetto facilita un processo "prevenzione comunitaria" attraverso l'animazione dello spazio con il coinvolgimento di cittadini attivi e gruppi di giovani per realizzare eventi ed attività volti a migliorare la percezione dei luoghi e la conoscenza degli spazi. 

Foiano della Chiana promuove il progetto "Insieme a Foiano -INSI" che affronta la sfida del graduale deterioramento del tessuto sociale, un tempo favorito dalla ricchezza delle tante attività artigiani e lavorative, la cui sofferenza attuale sta lasciando spazio a fenomeni di microcriminalità diffusa e ad un progressvo spopolamento del paese. Qui come negli altri progetti, l'approccio prescelto é quello di intervenire sulle cause, creando occasioni per il rilancio dei vecchi mestieri, quali, la lavorazione della pelle, del ferro, del legno, il ricamo, la sartoria; coinvolgendo le scuole di tutti gli ordini e grado nella conoscenza del territorio, dalla storia alle opere d’arte presenti nel territorio; favorendo la fruizione consapevole dei giardini pubblici, curando il decoro urbano e organizzando iniziative di richiamo per incentivare i turisti e popolazione - bambini, famiglie, giovani e anziani - a vivere di più il centro storico.

 

Photo credit: Brett Sayles su Pexels.com

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